... dell'ingratitudine e della rivalsa
Con mani uste
ho raggranellato carboni
rimasti a gelarsi
del dirompente fuoco rubato.
Leniti i palmi con l'olio,
ho adeso i cocci
dell'infausto vaso di Pandora,
carezzando la speme orfana.
Libero dalle catene sulla rupe,
ho ruzzolato per il pendio
fagocitato dall'erba infestante
di una radura deserta.
Prometeo obliato
Prometeo negletto:
saccheggerò ancora sospiri
per nutrire voraci chimere.
Le mie.
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