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  • Immagine del redattoreAnnamaria Ricco

Asfalto rosso

Abitava lì da tanto di quel tempo da essere riconosciuto semplicemente come "lo Spagnolo".

Di poche parole, attempato, misterioso il tanto che bastava ad intrecciare storie di paese che viaggiavano di bocca in bocca, Pedro si faceva i fatti suoi, salutava tutti e dipingeva le sue tele andaluse da mercanteggiare ogni ultimo sabato del mese.

Aveva un bel tratto, piuttosto realista, e la sua fama si era sparsa un po' ovunque, dopo le prime occhiate in tralice a quei soggetti femminili che per lui rappresentavano la Madonna.

Non faceva mistero del suo ateismo quindi quell'incursione nel sacro aveva attirato un gran numero di chiacchiere. Soltanto l'intercessione del parroco era riuscita ad acquietare gli animi: nonostante l'evidente carnalità, Maria era profondamente venerata dal pittore. Nient'altro d'aggiungere. Il segreto di un'ipotetica confessione a porte chiuse aveva definitivamente chiuso il discorso.

A Pedro non dispiaceva quel paese italiano di un meridione che gli ricordava la terra natia. Ci si era ambientato abbastanza facilmente, eccezion fatta per l'idioma e il dialetto pronunciato.

Gli si addiceva quell'alone di mistero che, nato dall'incomunicabilità iniziale, si era rafforzato nella solitudine dell'artista.


Aveva trovato asilo fuori dal paese, in uno di quei complessi famigliari di campagna di case, rimesse e ampi spazi verdi.

La coppia che gli aveva affittato la rustica dépendance di due vani e servizio, era in pensione e si dedicava all'allevamento di cani di piccola taglia (per lui non faceva differenza conoscere la razza). Oltre a loro, c'era la casa della figlia, divorziata con due figli maschi, giovanotti.

Si viveva bene. Anche se il viavai di parenti e amici certi giorni era incessante, non veniva mai disturbato.

Buongiorno. Buonasera. Auguri.


Tutti rispettavano quel suo credo fuori dal comune. La Madonna era madre di tutti, in fondo.

Quella di Pedro era, appunto, esclusivamente madre.

Ciò che aveva sconvolto i puritani era stato, forse, il colore predominante delle sue tele. Il rosso.

Che indossasse una mantilla, un foulard o una camicetta, o che le gote e la bocca fossero imporporate di una seducente bellezza virginea, che un seno rigonfio nutrisse il figliolo o che un capezzolo turgido e ancora umido fosse rimasto esposto nell'atto del ninnare, alla gente creava un deciso imbarazzo riguardante una certa blasfemia dell'autore.

Eppure acquistavano, si compiacevano dell'immagine ritratta e chiedevano in silenzio perdono per quell'adulazione verso un rosso tentatore.

Pedro amava le sue Madonne, donne in toto, dalla verecondia giovanile alla curiosità fanciullesca, dalla consapevolezza sicura del proprio fascino della maturità all'eleganza magniloquente del tessuto di rughe dell'anzianità.

L'intero universo racchiude la forza, l'amore e la bellezza della donna.


Mattina di Natale. Il solito rosso Natale. Gioia rimbalzante nelle luci, agrifogli in festa, deschi imbanditi per famiglie rumorose.

Pedro aveva sempre gentilmente ricusato gli inviti della "sua" famiglia italiana, pur dispensando sinceri sorrisi d'auguri.

Gli bastava sentire dal suo cantuccio l'eco dei canti e delle risate per rallegrarsi della loro stessa allegria.

Quello doveva essere un giorno speciale.

La nascita di un bambino è, di fatto, un lieto evento. Desiderato o involuto, l'atto in sé spalanca gli occhi di un miracolo carnale.

Lo stupore non è sempre lieto?


Pedro era sull'uscio ad aspirare dalla sua pipa aromi latini.

Di lì a poco sarebbero arrivati tutti, invadendo il piazzale di auto.

La giovane madre aveva chiesto al figlio maggiore di uscire ad accogliere i primi invitati; la sua voce aveva riecheggiato distintamente da una stanza all'altra, inascoltata.

Alla fine era toccato a lei affacciarsi a dare il benvenuto alla prima auto arrivata.

Due auto. Luci spente sul tetto. Luci morte.

Pedro aveva annusato l'aria e non gli era piaciuta. Era indietreggiato fin dentro casa, accostando la porta con discrezione.

I gendarmi non portano mai buone nuove.

Era un giorno di festa ma l'asfalto se ne frega. Si tinge di rosso quando meno te l'aspetti. Un rosso che non ha niente a che fare con la festa.

Ci sarebbe stato un posto in meno a tavola, da quel giorno.


Non aveva più dipinto. I pennelli giacevano rasposi nel barattolo. I tubetti spremuti tenevano la bocca chiusa. Lui stesso era uscito poco o niente per mesi, addossandosi un lutto di riflesso che attanagliava il cuore.

Non si poteva morire a Natale, non con tutti i giorni a disposizione e un avvenire da svelare.

Quel giorno non sarebbe mai finito nel dimenticatoio.

Erano seguiti giorni di angoscia, di andirivieni intenzionati al conforto, del tutto inutili per una madre ancora giovane che aveva dovuto strappare violentemente il cordone ombelicale con un figlio ventenne, il piccolo.

La madre.

Per quanto soffrissero in tanti, palesemente, parenti e amici e un'intera comunità, era lei a covare tutte le pene.

Ogni mattina la vedeva stagliarsi nella cornice della finestra, poco prima dell'alba, quando il giorno era ancora assonnato, come se dovesse recare ambascia ancora e ancora e lei si crogiolasse nella vana speranza che fosse stato solo un brutto sogno.

Nascosto dietro la tenda, Pedro scrutava i suoi occhi rossi di pianto, sfogato e incipiente, e ne riconosceva il Dolore.


Non aveva chiesto espressamente cosa fosse capitato.

Forse aveva frenato e sbandato per evitare un animale in attraversamento, o l'aveva colto un colpo di sonno, un malore... Che importanza aveva il motivo dello schianto?

Era solo in auto ed era finito in un dirupo.

Nessuno aveva visto e, chi aveva sentito, aveva agito prontamente ma non era valso a nulla.

Quel pezzo d'asfalto, un rettilineo!, serpeggiava tra ampi spazi verdi. Le villette isolate si erano allarmate a conti fatti.

Restava Maria a piangere sotto la croce.


Nella sua galleria di Madonne non figurava alcuna Pietà. Per Pedro esisteva la mater vitae, non quella dolorosa.

Ora comprendeva meglio la donna, osservando la vicina come un quadro che non avrebbe mai voluto dipingere.

Quanto doveva aver sofferto la Madonna alla morte del figlio...

Un dolore rosso, straziante, vivido, perennemente acceso.

Un dolore che contorceva le viscere memori della gestazione; pulsava nelle tempie ostinate a ricordare ogni singolo particolare di ogni singolo istante di quel figlio reciso troppo presto; spremeva un cuore dilaniato di un amore in standby.

Un dolore che urlava, impazziva, estraniava.

Forse, forse, il tempo avrebbe ammorbidito il ricordo dell'infausto giorno.

Forse, tutto quel dolore sarebbe sfumato in malinconia, tristezza, speranza di un Oltre, forse.


Pedro non aveva più dipinto. Si era chiuso nel silenzio e nell'osservazione.

I bagagli erano pronti, accanto alla porta. Non poteva più restare. Lui era solo un pittore, non aveva parole.

Sul cavalletto di fronte alla finestra rimaneva una tela e, come ogni giorno da mesi, la madre era lì, assorta nella mestizia.

Alcuna sembianza avrebbe potuto descrivere il Dolore.

Solo una rossa vernice pigiata e spalmata con dita impazzite.


In un'alba come tante altre, il pittore spagnolo salutò la donna con un cenno del capo e sparì nelle vie del mondo, forse alla ricerca di una Madonna diversa, alternativa, che fosse diventata vecchia accanto a un figlio mai morto.

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